Il trekking ""Selvaggio Blu"" è ineguagliabile nella sua categoria, imbattibile nemmeno da qualche altra chicca del programma GLOBO ALPIN, poiché questo trekking lungo la costa rocciosa della Sardegna è davvero unico e meraviglioso. Già il nome ""Selvaggio Blu"" dice molto e allo stesso tempo lascia spazio per moltissimo altro. Dietro questo nome si cela quello che la letteratura delle guide descrive come trekking ""più difficile"" d’Italia. Una camminata di sette giorni da Santa Maria Navarrese lungo la costa ripida del Golfo di Orosei fino alla Cala Gonone. In mezzo si trova la costa ripida selvaggia, disabitata e incontaminata della Sardegna con baie di una straordinaria bellezza e la guglia Aguglia di Goloritzé. Questo trekking ci porta in parte appena sopra il livello del mare e in seguito anche ad un altitudine di oltre 700 m, in parte su semplici sentieri da pastori e poi attraverso terreni completamente senza sentieri, in parte lungo banchi rocciosi e in seguito in mezzo alla sterpaglia tipica della macchia mediterranea, senza mai incontrare un villaggio o una fattoria abitata lungo la costa. Poiché non si tratta di un sentiero vero e proprio esistono a malapena delle indicazioni da seguire. La sfida più grande comunque non è soltanto l’orientamento, ma l’acqua che NON c’è. Per questo motivo ogni sera ci riforniamo di acqua fresca e cibo attraverso la via del mare. Non abbiamo nemmeno una tenda e nonostante troviamo soltanto alcuni accampamenti di pastori in questi sette giorni, preferiamo goderci le notti sotto il cielo stellato oppure, in caso di maltempo, sotto una delle tante sporgenze rocciose. Un tuffo nell’acqua fresca dopo una giornata calda ed intensa, la sera un fuoco da bivacco e la notte stellata con il dolce suono delle onde mentre noi saremo avvolti nel nostro sacco a pelo hanno un che di selvaggio e avventuroso. E lo è, anche se le tappe non sono troppo lunghe e il dislivello giornaliero non è spaventoso. Il percorso presenta tuttavia alcune