Fare delle gite di scialpinismo in Albania significa fare un viaggio nella macchia bianca d’Europa. Sebbene nella parte marittima più stretta il paese disti appena 60 km dall’Italia e in aereo si possa arrivare da Verona a Tirana in poco più di un’ora, noi europei stiamo considerando a malapena questo stato. Gli albanesi a loro volta fino alla fine della dittatura negli anni 90 non potevano venire a contatto con il resto del mondo. Il tempo si è fermato a lungo in quel paese, cosa che oltre ad alcuni svantaggi economici cela anche alcuni aspetti positivi ed interessanti. In particolare nelle zone montane albanesi i paesaggi culturali, le tradizioni e le attrezzature sono rimasti intatti come quelli di un secolo fa. Le strade scarseggiano, i mezzi motorizzati in campagna sono un lusso e la popolazione disconosce del tutto il turismo invernale in montagna. In inverno la vita quotidiana dei contadini montani con l’arrivo della neve si inasprisce ulteriormente e quindi molte fattorie sono abbandonate e molti terreni rimangono incolti. Gli alpinisti in questa zona vengono guardati con stupore piuttosto che con comprensione, ma l’ospitalità pressoché leggendaria degli abitanti montani viene vissuta con onesta semplicità e ovunque si è accolti abbastanza calorosamente. Con questo i semplici alloggi non diventano più confortevoli, ma ci si sente accolti e si condivide la vita con la gente del posto. In questo modo un viaggio di skitouring nelle montagne albanesi comprende oltre alle gite di scialpinismo veramente meritevoli in un paesaggio selvaggio ed autentico al contempo anche un viaggio nel passato e in una zona pressoché sconosciuta d’Europa.